Il colpo della strega |
Scritto da John Graham, tradotto da Antonia Brancati, adattato da Ermenegildo Pedrini |
Dopo le fatiche delle commedie precedenti, riaffiorò l’entusiasmo di sempre e la volontà di fare ancora meglio. Così, dopo aver sfogliato qualche copione, la scelta cadde su “Il colpo della strega”, testo che il regista Pedrini con i consueti adattamenti (come l’introduzione di un nuovo personaggio, quello della “camarera”), diventò ben presto uno spettacolo sciolto e divertente. Di grande impegno si dimostrò fin da subito la scenografia, che mai come in questo testo assunse un’importanza cruciale. La necessità era quella di avere tre spazi vitali, come il soggiorno, l’ingresso e il bagno, quest’ultimo punto centrale della messinscena. A differenza di altri allestimenti, la filodrammatica impose una scelta “rivoluzionaria”, eliminando tutte le pareti ed affidandosi al gioco delle luci e all’immaginazione, connubio che permise di alzare pareti virtuali a piacimento. TRAMAÈ sufficiente una vasca da bagno per scardinare le tradizionali regole del teatro? Può darsi. Fatto sta che sul palco una vasca da bagno è l’epicentro di un terremoto di eventi, che fa dimenticare porte, finestre, divani e tavolini. Scompare la scenografia più classica e compare la fantasia, non solo quella materializzata tra le arie del palcoscenico, ma anche quella indotta, stimolata. La comicità degli equivoci è la comicità del quotidiano ed è la comicità senza fine e senza via d’uscita, almeno sino a quando la voracità degli avvenimenti non finisce per ingoiare le mezze verità e le mezze falsità, per divorare i personaggi che credono alle prime e quelli che affermano le seconde. Un ambiente quasi surreale in un contesto di tensione teatrale crescente, ove dalla più tradizionale delle trame (l’adulterio), parte un lungo susseguirsi di situazioni fin quasi incredibili. L’amante bloccato in vasca da bagno per un inopportuno colpo della strega diventa oggetto dei più beceri e divertenti tentativi di mascheramento da parte di Sally. Nessuno vede o vuol vedere, salvo Mr. Protheroe, cieco solo negli occhi. I PROTAGONISTILa “Camarera” Chiara Angeli LA PARTECIPAZIONE A "PALCOSCENICO TRENTINO"Neppure l’edizione 2007-2008 del concorso provinciale indetto dalla Co.F.As., ha deluso le aspettative della filodrammatica di Ischia. Il lavoro nel suo insieme è stato notevolmente apprezzato dalla giuria formata da Maria Zanetti, Elio Fox, Bruno Pieroni e Silvio Ravagni. Una segnalazione è giunta per “Il colpo della strega”, «in considerazione dell’impegno offerto da un gruppo di attori, parte dei quali giovani, e per la scelta di un testo originale», come dicono i verbali giuria. Una bella soddisfazione, che però va aggiunta al primo premio della giuria Giovani, che ha giudicato il lavoro della filo di Ischia il migliore, ex aequo a quello della filo di Romeno. Nel palmarès della filo finisce anche un altro premio, altrettanto soddisfacente: Dal volume "Filodrammaticando" di Gianluca Filippi |