En sac de confusion |
Scritto da Gigliola Brunelli, adattato da Ermenegildo Pedrini |
Concluso “Odio sbianchezar” Giuseppe Angeli decise di… andare in pensione. Proprio da Giuseppe venne l’indicazione del suo successore che peraltro senza gli sfarzi di Camelot – rispose al nome di Ermenegildo Pedrini, già attore della filodrammatica, che negli ultimi anni s’era dedicato con passione e sempre maggiore energia anche agli altri aspetti del teatro, dalla scenografia alla regia. Gildo – come lo chiamano tutti nonostante lui perseveri specificando “Ermenegildo, per favore” – trascorse la sua prima estate da regista leggendo copioni. Tra i numerosi copioni passati sotto i suoi occhi, spuntò proprio “En sac de confusion”, che per la sua semplicità lo avrebbe potuto aiutare all’esordio. Durante l'allestimento, si cercò – con successo – di ottenere dal testo un po’ di più di carattere e personalità. Dalla creatività del neo-regista Pedrini e dall'inventiva dei membri del gruppo emersero parecchie nuove idee, poi realizzate in fase di produzione., come l'inserendo di alcuni balletti, realizzati dall’associazione Danzamania di Pergine. La filodrammatica di Ischia si immerse con entusiasmo in questo allestimento, semplice nella sostanza, ma perfettamente adattabile alle volontà innovative del sodalizio, che nella leggerezza delle scenografie, nella fantasia dei costumi e nell’accuratezza del trucco, nella fluidità delle luci e nella commistione con altre forme artistiche, investì le proprie fatiche. LA TRAMAIl titolo è emblematico. Sul palcoscenico si mescolano le più classiche e celebri delle fiabe che hanno fatto crescere ciascuno di noi, in un effervescente e per certi versi sconcertante cocktail di emozioni e reminiscenze. Un mondo a parte, in cui la realtà non finisce mai di mescolarsi alla fantasia e, con ancor più forza, viceversa. I personaggi delle fiabe escono dai libri, dalle copertine patinate e costringono ad una rilettura divertente alcuni testi sacri dell’infanzia. I PROTAGONISTINonna Roberta Tavernini LA VITTORIA AL "MARIO ROAT"Mai in tutta la sua storia la filodrammatica di Ischia aveva vinto un premio teatrale: tanti riconoscimenti e attestazioni di bravura, ma nessun trofeo da mettere in bacheca. Con “En sac de confusion” è arrivata la consacrazione a cui si mirava da tempo. «Per l’insieme armonioso con cui sono stati intrecciati la recitazione, le coreografie ed i costumi, per il gusto nelle scelte illuminotecniche e musicali ». Questa è la motivazione con cui la giuria composta da Renzo Francescotti, Rodolfo Dell’Anna e Michele Torresani ha assegnato a “En sac de confusion” il primo premio al concorso provinciale “Palcoscenico Trentino - Premio Mario Roat 2003”. Dal volume "Filodrammaticando" di Gianluca Filippi |